Alla fine degli Esercizi spirituali Benedetto XVI ha espresso la sua gratitudine ai membri della curia che lo hanno accompagnato in questi giorni e al Cardinal Ravasi che ha condotto la meditazione.Riguardo alla meditazione che aveva come tema "l'arte di credere, l'arte della preghiera, il Santo Padre ha detto:
“Mi
è venuto in mente il fatto che teologi medievali
hanno tradotto la parola ‘Logos’ non solo con ‘Verbum’, ma anche con ‘ars’:
‘verbum’ e ‘ars’ sono intercambiabili. Solo con queste due parole insieme
appare, per i teologi medievali, tutto il significato della parola ‘Logos’. Il
‘Logos’ non è solo una ragione matematica; il ‘Logos’ ha un cuore: il ‘Logos’ è
anche amore. La verità è bella e la verità e la bellezza vanno insieme: la
bellezza è il sigillo della verità”.
Tuttavia il “molto bello” del sesto giorno – espresso dal Creatore – è
permanentemente “contraddetto dal male di questo mondo, dalla sofferenza, dalla
corruzione”. Il maligno vuole sempre “sporcare la creazione per
contraddire Dio e per rendere irriconoscibile la sua verità e la sua bellezza.
In un mondo così marcato anche dal male, il ‘Logos’, la bellezza eterna e
l’’ars’ eterna, deve apparire come ’caput cruentatum’“, capo insanguinato. ”ll
Figlio incarnato, il ‘Logos’ incarnato è coronato con una
corona di spine e tuttavia è proprio così: in questa figura sofferente del
Figlio di Dio cominciamo a vedere la bellezza più profonda del nostro Creatore
e Redentore possiamo, nel silenzio della ‘notte oscura’, ascoltare la Parola”.
E credere “non è altro che, nell’oscurità del mondo,
toccare la mano di Dio e così, nel silenzio ascoltare la Parola, vedere
l’amore”.
http://www.news.va/it/news/il-papa-al-termine-degli-esercizi-spirituali-la-be
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