Il culto del Señor de los Milagros risale al XVII sec. quando il Perù era Vicereame spagnolo.
Intorno al 1600 arrivarono presso le coste di Lima schiavi di origine africana necessari per il lavoro agricolo. Era usanza degli africani, ormai evangelizzati, aggrupparsi in fraternità etniche con la finalità di assistere i malati e seppellire degnamente i congregati.
Verso la metà del 1600 gli schiavi di origine angolana vennero collocati presso la zona di Pachacamilla, periferia di Lima. Nel 1651 uno schiavo di quella casta dipinse sul muro di una catapecchia Jesucristo Crocefisso. Lo fece con tanta fede e devozione che la fraternità angolana si raccolse intorno a quella immagine.
Il 13 Novembre del 1655 un terremoto distrusse la città di Lima. Il sisma rase al suolo le fragili mura delle catapecchie angolane. Rimase miracolosamente in piedi solo il muro dove il Cristo Crocefisso era stato plasmato. Da quel momento i negri schiavi cominciarono a venerare l’Immagine offrendo fiori, candele, cantando e ballando danze africane.
Tentativo di cancellare L’Immagine.

Le autorità, venute a conoscenza dei fatti, revocarono l’ordine e mandarono costruire una cappella.
Secondo terremoto e prima Processione.

In tutti questi secoli sono state molte le persone che hanno ricevuto benefici e grazie, infatti la Santissima Immagine ha la fama di essere molto miracolosa.
Con l’emigrazione dei peruviani il culto si è diffuso in tutto il mondo. Nel 2005 il Señor de los Milagros è stato dichiarato Patrono dei peruviani residenti ed emigrati.