lunedì 6 maggio 2013

"CONFRATERNITE NON ACCONTENTATEVI DI UNA VITA CRISTIANA MEDIOCRE"


Papa Francesco aprendo il suo discorso ha benedetto il coraggio delle Confraternite. Ebbene si, perché nonostante la pioggia continua a Piazza San Pietro, le Congreghe non si sono mosse dalla loro posizione, com'è tipico della tradizione castrense.
Come evidenziato nel mio articolo precedente all'evento, Papa Francesco ha consegnato alle Confraternite il messaggio anzi la nuova missione: Evangelicità, Ecclesialità, Missionarietà*.
Ma Papa Francesco non si è limitato ad indicare il compito per le Confraternite bensì ha sciolto, a mio avviso, un nodo che per tutto il '900 ed inizio del nuovo millennio ha piegato ed talvolta opacato il ruolo delle Confraternite: Le Confraternite hanno senso ancora oggi ed spazio nella società moderna?
Per tutto il medioevo le Confraternite si sono occupate principalmente di assistenza ai malati e sepoltura dei defunti. Ma con la nascita dell'Ospedale in senso moderno gestito dallo Stato, questa funzione venne meno. Le congreghe presero come missione allora la cura e crescita dei bambini abbandonati e orfani trasmettendo a loro una formazione cristiana e dei mestieri. La nascita degli orfanotrofi come enti pubblici (siamo nel '700) fece lo stesso effetto dell'ospedale. Negli ultimi due secoli le Confraternite furono fortemente impegnati nell'assistenza dei bisognosi, dei poveri, migranti soprattutto in una società industrializzata ove l'uomo veniva estrapolato dal suo contesto sociale e territoriale. Si diffusero le Confraternite ad elevata caratteristica territoriale. Anche in questo caso la nascita delle associazioni di pubblica assistenza e successivamente le politiche pubbliche di welfare fecero venir meno definitivamente ogni partecipazione delle Confraternite alla vita socio assistenziale.
Spogliate da ogni intervento socio assistenziale alle Confraternite rimasero le funzione socio tradizionale e soprattutto la promozione e perpetuazione dei culti di pietà polpare.
Si apri allora dentro lo stesso mondo ecclesiastico (siamo nel '900) la discussione se le Confraternite fossero in grado di portare aventi il compito di promozione della fede. E' risaputo infatti che le Confraternite sono costituite da persone di origine umile e di scarsa formazione culturale e spirituale. Come affidare alle Confraternite il compito di promozione della fede se praticavano una "fede sincretica", incastonata più da tradizioni popolari che da liturgia, avvolte deviando la venerazione in idolatria? Inizio il declino delle Confraternite, limitate al solo trasporto di Immagini sacre durante la settimana santa e le feste patronali.
Ciò tuttavia i sacerdoti responsabili della cura d'anime delle Congreghe, vedevano che molti popolani si avvicinavano alla Chiesa proprio attraverso la pietà popolare: vedere Gesù Cristo sofferente in processione portava alle persone ad impietosirsi per i più deboli e quindi a praticare la carità cristiana.
Dagli anni settanta in poi i Vescovi dell'America Latina si sono questionati molti sulla funzione delle Confraternite, cercando di riscattare la funzione di "testimonianza di fede sul territorio". Anzi arrivarono a affermare che se le Confraternite, se ben seguite spiritualmente, possono diventare un braccio essenziale per la pastorale.
Grande Contributo in questo senso è stato l'incontro del Concilio Episcopale Latino Americano che alla "Aparecida" in Brasile, insieme a Papa Benedetto XVI affermarono importanza di questa realtà ecclesiale: "come una spiritualità, una mistica, è uno spazio di incontro con Gesù Cristo".
Papa Francesco, riprendendo le parole di Papa Benedetto XVI per le Confraternite, ha indicato il nuovo ruolo: «il camminare insieme verso i santuari e la partecipazione ad altre manifestazioni della pietà popolare, portando con sé anche i figli e coinvolgendo altre persone, è in se stesso un'azione di evangelizzazione.
Ed ancora: "Voi avete una missione specifica e importante, che è quella di tenere vivo il rapporto tra la fede e le culture dei popoli a cui appartenete, e lo fate attraverso la pietà popolare. Quando, ad esempio, voi portate in processione il Crocifisso con tanta venerazione e tanto amore al Signore, non fate un semplice atto esteriore, ma evangelizzazione".
E con questo le Confraternite sono state inserite pienamente come ponte tra fede e cultura nel progetto di nuova Evangelizzazione.
*EVANGELICITA':  Chi ama il Signore Gesù accoglie in sé Lui e il Padre e grazie allo Spirito Santo accoglie nel proprio cuore e nella propria vita il Vangelo. Qui ci è indicato il centro da cui tutto deve partire e a cui tutto deve condurre: amare Dio, essere discepoli di Cristo vivendo il Vangelo.
Care Confraternite, la pietà popolare, di cui voi siete un’importante manifestazione è un tesoro una spiritualità, una mistica, che è uno «spazio di incontro con Gesù Cristo». Attingete sempre a Cristo, sorgente inesauribile, rafforzate la vostra fede, curando la formazione spirituale, la preghiera personale e comunitaria, la liturgia.


ECCLESIALITA': La pietà popolare è una strada che porta all’essenziale se è vissuta nella Chiesa in profonda comunione con i vostri Pastori. 
Cari fratelli e sorelle, la Chiesa vi vuole bene! Siate una presenza attiva nella comunità come cellule vive, pietre viventi... La pietà popolare di cui siete espressione è «una modalità legittima di vivere la fede, un modo di sentirsi parte della Chiesa» (Documento di Aparecida, 264).
Amate la Chiesa! Lasciatevi guidare da essa! Nelle parrocchie, nelle diocesi, siate un vero polmone di fede e di vita cristiana, un'aria fresca!.


MISSIONARIETA': Voi avete una missione specifica e importante, che è quella di tenere vivo il rapporto tra la fede e le culture dei popoli a cui appartenete, e lo fate attraverso la pietà popolare. Quando, ad esempio, voi portate in processione il Crocifisso con tanta venerazione e tanto amore al Signore, non fate un semplice atto esteriore; voi indicate la centralità del Mistero Pasquale del Signore, della sua Passione, Morte e Risurrezione, che ci ha redenti, e indicate a voi stessi per primi e alla comunità che bisogna seguire Cristo nel cammino concreto della vita perché ci trasformi.
Rudy Flores.
(sono aperto ad ogni correzione sui riferimenti, nonché approfondimento e riflessione sul tema).


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